Home Commedia L’impero: trailer italiano della commedia galattica di Bruno Dumont con Fabrice Luchini (Al cinema dal 13 giugno)

L’impero: trailer italiano della commedia galattica di Bruno Dumont con Fabrice Luchini (Al cinema dal 13 giugno)

La nascita di un bambino così unico e particolare scatena una guerra segreta fra le forze extraterrestri del bene e del male – Al cinema con Academy two.

11 Giugno 2024 19:22

Dal 13 giugno 2024 nei cinema italiani con Academy Two L’impero, un intrigante mix di commedia e fantascienza diretto dal regista francese Bruno Dumont.

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L’impero – Trama e cast

L'impero: trailer italiano della commedia galattica di Bruno Dumont con Fabrice Luchini (Al cinema dal 13 giugno)

Côte d’Opale, Francia settentrionale. In un tranquillo e pittoresco villaggio di pescatori, finalmente succede qualcosa: nasce un bambino speciale. Un bambino così unico e particolare da scatenare una guerra segreta fra le forze extraterrestri del bene e del male.

Il cast: Brandon Vlieghe, Anamaria Vartolomei, Lyna Khoudri, Camille Cottin, Fabrice Luchini, Bernard Pruvost e Philippe Jore.

L’impero – Trailer italiano ufficiale

Curiosità sul film

Nei cinema italiani con Academy Two L'impero, un mix di commedia e fantascienza con Fabrice Luchini diretto dal regista francese Bruno Dumont.

Il cast tecnico: Fotografia di David Chambille / Montaggio di Bruno Dumont & Desidera Rayner / Suono di Philippe Lecoeur, Elsa Ruhlmann, Jeremy Hassid, Romain Ozanne, Emmanuel Croset & Olivier Walczak / Direttore di produzione Cédric Ettouati e post-produzione / 1° Assistente alla regia Rémi Bouvier / Segretaria di edizione Virginie Barbay / Costumi di Alexandra Charles & Carole Chollet / Casting Clément Morelle / Design di produzione Erwan Legal & Celia Marolleau

Team di produzione: Produttori Jean Bréhat & Bertrand Faivre / Co-produttori Dorothe Beinemeier, Fabrizio Mosca, Marcantonio Borghese, Andrea Paris, Matteo Rovere, Ines Vasiljevic

Note di regia

Nel tentativo di ripristinare i loro imperi, due forze provenienti dallo spazio profondo e in contrapposizione fra loro, Uno e Zero, scatenano un conflitto apocalittico sulla Terra. Al centro di questa guerra digitale e di questa vera e propria inseminazione interplanetaria, gli umani sono la preda sessuale, spirituale e riproduttiva di questa procreazione universale e alternativa. I demoni delle forze Zero si preparano segretamente all’invasione sotto le spoglie degli abitanti di un piccolo villaggio costiero nel nord della Francia. Questi demoni si impadroniscono della popolazione locale, invadendone i corpi e dannandoli, al fine di scatenare un pandemonio sulla Terra. La procreazione generata da un umano e un demone impadronitosi di un corpo ha dato vita al Margat, un principe imperiale e futuro procreatore della Razza Zero che si incarna in Freddy, il figlio di una giovane coppia divisa, Lou e Jony. Ma al tempo stesso, una nuova specie di creatura generata dagli Uno, si sta mettendo all’opera per produrre un’evoluzione alternativa e benefica. Prima che il Margat raggiunga un’apocalittica pubertà, gli Uno cercano a tutti i costi di impedire questo destino infernale. In attesa della battaglia finale, le legioni imperiali cercano in ogni modo di convincere l’umanità ad appoggiare la loro causa. Questo sorprendente film, una sorta di “opera fra spazio e Terra”, è una metafora galattica della lotta interna, nel cuore di ogni essere umano, fra lo Zero e l’Uno, ovvero fra il male e il bene… la lotta fisica e metafisica fra il nulla e l’essere. Al tempo stesso, L’Impero è una sintesi del cinema d’autore, con il suo naturalismo e dei blockbuster con le sue creazioni, mirate all’intrattenimento spettacolare e parte della sua originalità consiste proprio nel mettere insieme attori non professionisti e stelle del cinema.

[Bruno Dumont]

Note di produzione

L'impero: trailer italiano della commedia galattica di Bruno Dumont con Fabrice Luchini (Al cinema dal 13 giugno)

TEMA, GENERE E RIFERIMENTI
L’Impero è la storia fantastica delle forze che, dall’inizio alla fine, contribuiscono a dare forma al mondo e agli esseri umani… trasformandoli in ciò che sono. Il film spiega come, sulla Terra, le forze supreme del Bene e del Male siano divise, nella loro conquista del genere umano, fra le forze naturali dell’amore e gli istinti più bassi.

L’Impero mescola caratteristiche provenienti da due generi cinematografici iconici nella storia del cinema: i supereroi della fantascienza delle odissee nello spazio hollywoodiane e gli antieroi del naturalismo tipici delle cronache sociali del cinema d’autore internazionale. Le mescola senza fare riferimenti specifici a nessun film in particolare, attingendo ispirazione dai modelli di questi generi. L’Impero è quindi la narrativa tragicomica della condizione umana, in quanto descrive la lotta perpetua, futile e scivolosa fra alti ideali e basse inclinazioni istintive.

Le filosofie sottese ai due generi cinematografici a cui L’Impero fa riferimento (odissea nello spazio e cronaca naturalistica) sono diametralmente opposte, in modo simile a quello che potrebbe essere il contrasto fra i dipinti italiani e quelli fiamminghi nel Quattrocento. La pittura italiana propone tematiche legate al sacro, agli ideali, alla moralità e alle virtù. La pittura fiamminga ha un approccio secolare alla realtà, è attenta soprattutto all’ordinario e al realistico.

Le estetiche presenti nel film sono una sofisticata contrapposta a una ordinaria. La prima estetica crede nella Verità (il Bene, il Male, il Giusto e l’Ingiusto) con tutte le declinazioni che ne derivano. La seconda relativizza la Verità ed esplora l’infinita complessità del mondo e degli aspetti molteplici della realtà.

Due universi cinematografici contrapposti vengono uniti in un’unica storia, e dalla fusione di questi due universi prende forma il destino irrisolto della condizione umana.

AMBIENTAZIONE E DESIGN DELLE NAVI MADRE
Audresselles, il luogo dove viene girato il film, è un tipico villaggio di pescatori. Il villaggio è anche il luogo in cui sono state ambientate le serie P’Tit Quiquin e Coincoin et les Z’inhumains.

L’idea era di inventare nuove forme, allontanandosi dagli stereotipi delle opere spaziali, associando le astronavi a monumenti emblematici e gioielli
dell’architettura francese (come ad esempio la Sainte-Chapelle e la Reggia di Caserta, una replica di Versailles in Italia). E tutto questo viene mescolato con il paesaggio della regione di Pas-De-Calais: il mare, le foreste, i cavalli tipici del luogo ed i bunker della Seconda Guerra Mondiale, i resti militari del Vallo Atlantico…

Seguendo questi presupposti, il gioiello architettonico della Sainte-Chapelle viene usato come la sala di comando di una delle astronavi. La sua piattaforma di atterraggio sulla terra è un bunker della Seconda Guerra Mondiale situato in un campo di grano, un altro esempio della contrapposizione fra l’ideale e l’ordinario.

Bruno Dumont – Note biografiche

Nei cinema italiani con Academy Two L'impero, un mix di commedia e fantascienza con Fabrice Luchini diretto dal regista francese Bruno Dumont.
Bruno Dumont (Photo by Dominique Charriau/WireImage)

Dumont ha realizzato il suo primo lungometraggio L’età inquieta nel 1997, all’età di trentotto anni. Il film è stato girato a Bailleul, la sua città natale nel nord della Francia, e gli è valso un riconoscimento immediato: selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs, ha ricevuto una Menzione Speciale Caméra d’Or.

Esplorando un percorso cinematografico difficile, singolare e crudo, Bruno Dumont è ritornato a Cannes nel 1999 con L’Umanità in Concorso nella Selezione ufficiale dove ha conquistato il Gran Premio della Giuria e un doppio premio per l’interpretazione dei due attori non professionisti.

Bruno Dumont ha viaggiato dal nord della Francia fino al deserto della California per girare un road movie Twentynine Palm, presentato in Concorso al Festival del Cinema di Venezia nel 2003.

Nel 2006, Flandres, un film duro sulle atrocità della guerra, ha ricevuto il Grand Premio della Giuria al Festival del Cinema di Cannes. Bruno Dumont ha in seguito diretto due film a tematica religiosa, sul misticismo e sulle sue conseguenze: Hadewijch e Hors Satan.

Dopo un film biografico con Juliette Binoche, Camillle Claudel 1915, Bruno Dumont ha raggiunto un nuovo pubblico con il successo della mini-serie P’Tit Quinquin, un progetto brillante molto diverso rispetto ai suoi lavori precedenti. Troviamo lo stesso spirito in Ma Loute, presentato in Concorso al Festival del Cinema di Cannes del 2016.

Nel 2017 ha rivolto la sua attenzione al tragico destino di Giovanna d’Arco e ha diretto il musical Jeannette: l’enfance de Jeanne D’Arc, selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs e poi Jeanne D’Arc selezionato per Un Certain Regard nel 2019, dove ha ricevuto una Menzione Speciale da parte della giuria. Il film ha ricevuto anche il prestigioso Prix Louis Delluc.

France, che ha per protagonista Lea Seydoux, è un’aspra satira del mondo dei media attraverso il ritratto di una giornalista, ed è stato selezionato in Concorso al Festival del Cinema di Cannes nel 2021. Nel 2024, il nuovo lungometraggio di Dumont, la commedia galattica L’Impero è stato presentato in Concorso alla 74esima Berlinale.

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